Grazie al confronto continuo con le diverse professionalità, il servizio di Monitoraggio degli agenti chimici permette una corretta procedura e garantisce affidabilità e validità dei risultati.
Di seguito la formula vincente del nostro servizio:
Il Monitoraggio degli agenti chimici permette di:
Tutto questo è reso possibile grazie alle seguenti attività svolte dal nostro team specializzato:
La valutazione del rischio chimico può essere efficacemente effettuata solo con un approccio interattivo che metta insieme le conoscenze igienistiche, tossicologiche, sanitarie, impiantistiche e le esperienze soggettive dei lavoratori; non può quindi considerarsi come un adempimento “una tantum” (prescrittivo o meno) bensì, per quanto possibile, un processo di controllo e di miglioramento continuo.
Tipologie di Campionamento
Il monitoraggio negli ambienti di lavoro viene svolto con due principali tipologie di campionamento:
– campionamento personale
– campionamento su postazioni fisse
I campionamenti personali vengono effettuati distribuendo pompe aspiranti ad ogni lavoratore rappresentativo di ogni mansione che, attraverso membrane o fialette adsorbenti, catturano le sostanze dannose per la salute umana.
I campionamenti su postazioni fisse vengono impiegati per determinare il livello di potenziale contaminazione in un punto specifico del luogo di lavoro per individuare le principali sorgenti di inquinamento.
L’analisi del campione d’aria prelevato consentirà di determinare la concentrazione media delle sostanze presenti nell’aria ambiente durante il periodo in cui si è effettuato il prelievo.
Strumenti di campionamento “ad hoc”
Le attrezzature necessarie per effettuare un prelievo di campione d’aria sono diverse.
I campionatori personali sono apparecchiature di dimensioni ridotte indossabili dai vari operatori per seguirli nei loro spostamenti e non sono vincolati a punti fissi per il rifornimento di energia.
Devono rispondere a specifici requisiti tecnici:
– portata della pompa costante per tutta la durata del prelievo;
– range di flusso ampio, con possibilità di regolazione semplice, agevole e precisa;
– adeguata prevalenza delle pompe di prelievo;
– sistema affidabile per la quantizzazione o conteggio del volume di aria campionata;
– presenza di dispositivi di segnalazione dello stato di carica delle batterie o di difficoltà di campionamento per sovraccarico del substrato di raccolta;
– autonomia delle batterie anche di durata prolungata;
– dimensioni e peso minimi;
– proprietà costruttive antideflagranti per l’impiego in aree pericolose.
L'analisi degli inquinanti campionati fa ricorso alle più moderne tecniche analitiche, oggi comunque diffusamente disponibili. Il campione prelevato viene analizzato presso laboratorio accreditato, riestratto dal substrato con opportune tecniche specifiche per ogni sostanza, attraverso metodi ufficiali.
La competenza trentennale di 3i group in materia di sicurezza consente di procedere con l’ultima fase del percorso di indagine: una specifica descrizione delle condizioni di lavoro, con l’elaborazione dei dati e la successiva valutazione del rischio chimico e/o cancerogeno.
La programmazione delle misure è una conseguenza diretta della prima valutazione, finalizzata a:
– pervenire ad una effettiva dimostrazione della conformità dell’esposizione rispetto al valore limite, nel caso in cui la prima valutazione abbia portato ad una conclusione di indeterminazione;
– assicurare che l’esposizione dei lavoratori si mantenga nel tempo al di sotto del valore limite.
La strategia del monitoraggio periodico ha carattere di complementarità rispetto ad altre misure di gestione del rischio, che invece hanno sempre la priorità e devono evidenziare i mutamenti più significativi delle condizioni operative in relazione all’esposizione professionale.
Le misurazioni periodiche colgono variazioni dell’esposizione più subdole e/o meno individuabili a prima vista.
La frequenza della ripetizione delle misurazioni viene definita dal valutatore, non solo tenendo conto della “prossimità” del valore dell’esposizione al valore limite, ma anche di altri fattori come ad esempio:
– il grado di tossicità della sostanza;
– il grado di variabilità dei processi (manuali/automatizzati);
– l’efficacia dei sistemi di controllo;
– l’organizzazione del lavoro (ad es. il turnover).
La periodicità del controllo non potrà quindi essere una applicazione automatica, anche per conseguire il corretto rapporto tra i costi e i benefici dell’applicazione, in un quadro di collaborazione a tutto tondo con il Cliente.
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