La sivicultura urbana come infrastruttura verde nelle aree urbane europee
Green Infrastucture
La “infrastruttura verde” è diventata, ormai da inizio millennio, un concetto di pianificazione preminente.
L’Unione Europea la descrive come una rete strategicamente pianificata di aree naturali e semi-naturali con caratteristiche ambientali progettate e gestite per fornire un’ampia gamma di servizi ecosistemici. È chiaro, quindi, che questa rete di spazi verdi e blu possono migliorare le condizioni ambientali e, di rimando, sostenere una economia verde che crea opportunità di lavoro e migliora la biodiversità.
La progettazione della “green infrastructure” incorpora concetti predecessori come le reti ecologiche e la pianificazione del paesaggio; la loro fornitura è strettamente legata all’affrontare i principali problemi urbani quali l’adattamento ai cambiamenti climatici, il miglioramento della salute e la crescita urbana sostenibile ed è la base su cui è possibile fornire Nature Based Solutions.
Urban Green
Mentre in tutto il continente europeo gli approcci alle infrastrutture verdi variano, nella maggior parte delle aree rubane, singoli o piccoli gruppi di alberi rappresentato la parte più critica di in territorio “Urban Green”.
La crescita demografica e l’urbanizzazione in Europa, continente altamente diversificato e urbanizzato che copre 11 regione biogeografiche e una popolazione di 740 milioni di persone, hanno portato una rivalutazione fondamentale del ruolo delle foreste negli ultimi 30 anni, che oggi sono considerate una priorità.
Qual è il contributo distintivo delle foreste urbane alle infrastrutture verdi?
Si tratta di un contributo essenziale e distintivo nell’ambito delle nostre infrastrutture verdi, infatti la foresta urbana:
– Migliora il comfort viso ai quartieri migliorando i valori delle proprietà e riducendo i posti vacanti;
– Regola il clima urbano fornendo ombra, agendo come interruzione del vento o rallentando il deflusso delle precipitazioni, raffresca le aree pubbliche.
– Riduce il costo energetico in termici di riscaldamento e raffrescamento degli edifici;
– Immagazzina il carbonio nel tessuto degli alberi e degli arbusti, riducendo le emissioni di combustibili fossili;
– Regola la qualità dell’aria attraverso i normali processi biotici e ha un valore speciale nella filtrazione del particolato;
– Attenua l’inquinamento acustico e controlla l’abbagliamento urbano e la riflessione, contribuendo alla salute umana ed al rilassamento, riducendo i livelli di stress ed ansia;
– Intercetta le precipitazioni e rallenta il deflusso dell’acqua, che consente al particolato di precipitare fuori e quindi di non inquinare l’ambiente locale;
– Migliora la qualità e l’idrologia del suolo urbano, aumentando il potenziale di infiltrazione, stoccaggio e ricarica delle acque sotterranee;
– Aumenta la biodiversità urbana fornendo un habitat critico per la flora e la fauna urbana, nonché foraggio per la popolazione degli impollinatori urbani;
– E’ inoltre un ambiente chiave per il turismo, la ricreazione, la formazione sportiva, il gioco dei bambini; ben utilizzata da tutte le età e categorie sociali indipendentemente dal reddito.
– Fornisce ampi benefici per la salute grazie alla riduzione della mortalità per malattie cardiovascolari, alle malattie delle vie respiratorie inferiori e a problemi di salute legati al calore, alla diminuzione dei livelli di stress, al miglioramento del recupero della salute e a un profondo impatto positivo salute mentale e benessere psicologico.
– Connette importanti aree verdi insieme: una nuova piantagione di alberi ben pianificata espande l’habitat disponibile consentendo il movimento tra le patch, fornisce un habitat aggiuntivo e consente la ricolonizzazione.
Insomma, la Foresta Urbana è un ecosistema multifunzionale che offre contemporaneamente benefici alle persone e all’ambiente e fornisce soluzioni basate sulla natura a complessi problemi sociologici, sociali ed economici.
di Gianluca Gualco