Guardare diversamente
L’uomo è il centro di tutte le cose?
In un momento dove l’umanità si sta rendendo conto che le risorse non sono illimitate e che occorre una nuova mentalità è una domanda che alcuni di noi hanno cominciato a farsi.
D’altronde la nostra idea che siamo collocati al di fuori della Natura, prima per “diritto divino” e una per una specie di “merito selettivo” poi, che ci legittimava all’opera di sfruttamento del mondo naturale è profondamente errata, siamo un animale a tutti gli effetti, anche facilmente classificabile:
Classe Mammiferi, Ordine dei Primati.
Antropocentrismo
Le differenze genetiche tra un umano e uno scimpanzè bonobo sono nell’ordine del 1% e anche dal punto di vista delle funzioni fisiologiche siamo molto simili ad altri mammiferi, per non parlare di quelle di comportamento che non presentano particolari eccezionalità qualitative: non siamo soli a curare la prole, a trasmettere cultura o ad avere una vita sociale strutturata.
Eppure, se ci riferiamo a documenti ufficiali, istituzioni o istanze di tipo politico l’antropocentrismo non è solo sempre presente, è considerato ovvio.
Anche nei documenti che hanno le migliori intenzioni come il testo della Commissione Europea “L’economia dei sistemi e della biodiversità” parliamo in linguaggio strettamente economico: “capitale naturale”, “nostro stock di capitale naturale”, “ampliare il nostro concetto di capitale fino a includere il capitale umano, sociale e naturale”, “capitale complessivo (naturale, umano e fisico)”.
Peccato che nessuno di noi sia interessato alla economia quando parliamo di benessere: chi scambierebbe la propria salute o quella dei suoi cari con il proprio stipendio?
Se guardiamo la linea del tempo dall’inizio della storia del nostro Pianeta, l’Olocene è addirittura troppo breve per essere mostrata chiaramente su questa linea cronologica. Ciò nonostante, in circa 12.000 anni siamo riusciti ad avere un impatto sul nostro pianeta che pare più l’arrivo di un meteorite che un cambiamento graduale. In questo siamo stati sicuramente i migliori: nessun’altra specie animale si è dimostrata capace di incidere in maniera così radicale e radicata sul sistema della biosfera (qui un approfondimento).
È arrivato il momento di guardare le cose diversamente.
Fidec
Con questo intento parteciperemo al FIDEC 2019 – Forum Italiano delle Costruzioni il 20 novembre, un hub in cui i professionisti condividono e costruiscono insieme il cambiamento, quello del panorama delle costruzioni.
Al centro della sessione di quest’anno è il concetto di sostenibilità, dal processo al prodotto, l’approccio sostenibile non è rinviabile. Ecco perché condivideremo l’importanza della consapevolezza: investire oggi per ridurre gli sprechi è l’unica strada in grado di garantire alle future generazioni una opportunità di crescita.
Forse non abbiamo ancora capito del tutto che le cose che ci sono concesse sono in prestito, non di proprietà… bisogna davvero cominciare a pensare alla ciambella!
di Gianluca Gualco