BEI - la banca per il clima
Entro il 2050 l’Europa ha promesso, con il Green Deal, di azzerare le emissioni inquinanti e la BEI, l’11 novembre ha approvato un piano di investimenti da 1.000 miliardi di euro che fissa i paletti per i prossimi passaggi dell’intervento:
il CLIMATE BANK.
Da banca che sostiene a banca per
Scendendo nel concreto, la banca europea lussemburghese si è impegnata a cessare ogni finanziamento a profitti che coinvolgono le fonti fossili entro 2022 e a rinunciare al supporto di iniziative dalle cui dipenderebbero significativi aumenti delle emissioni globali, come per esempio l’ampliamento di un aeroporto.
Werner Hoyer, presidente di BEI, ha dichiarato: ”Si tratta di un importante contributo al ruolo dell’Europa che apre la strada verso la decarbonizzazione e un’economia verde, resiliente e socialmente inclusiva”.
Si tratta sicuramente si uno dei pacchetti più ambiziosi mai approvato da un istituto di investimento passando da “una banca dell’UE che sostiene il clima” a “LA BANCA EUROPEA PER IL CLIMA“.
Gli obiettivi
Pare molto chiaro anche per BEI che gli obiettivi di sviluppo sostenibile che l’Europa si è prefissata con l’accordo di Parigi richiedono, soprattutto per quei paesi poveri, in via di sviluppo o piccoli, anche investimenti sostenuti a lungo termine, proprio per evitare e far fronte agli shock previsti il nostro sistema sociale, economico e naturale.
La decisione di BEI è coraggiosa e punta su due principali asset:
- superare il 50% della sua attività di prestito verso azioni dirette alla sostenibilità ambientale;
- che tutte le attività di finanziamento siano comunque allineate agli obiettivi a ai principi dell’Accordo di Parigi entro la fine del 2020.
I flussi d’azione
Vedremo quindi BEI agire all’interno di 4 flussi principali:
- Accellerazione della transizione verde in tutto il mondo
- Garantire una giusta transizione per tutti
- Garantire che nessuna di queste attività danneggi in maniera significativa la transizione
- Incorporare un approccio politico che sia coerente e a sostegno della finanza sostenibile.
Sicuramente tutti crediamo molto nel Green Deal e con queste aperture siamo sempre più sicuri che sia diventato la vera nuova strategia di crescita per l’Europa.
All’interno del documento programmatico “EIB Group Climate Bank Roadmap 2021-2025” (qui il documento scaricabile) troviamo anche i passi immediati che il Gruppo si impegna ad intraprendere prima della fine del 2020:
- la creazione di un quadro per garantire l’allineamento di Parigi di tutte le nuove operazioni;
- il rafforzamento e l’ampliamento di il sistema di monitoraggio dell’azione per il clima e della sostenibilità ambientale;
- l’aggiornamento della Strategia per il clima 2015.
In conclusione il piano d’investimenti e le azioni in campo a livello europeo sono davvero coraggiose e tangibili; la roadmap 2021-2025 enfatizza la concretezza del piano con azioni a scadenza nel giro dei prossimi mesi.
Le forze in gioco, ognuna per la sua area di competenza, sono in grado di dare una scossa decisa alla attuale situazione come previsto entro il 2024 per la prossima valutazione della roadmap della banca del clima.
di Gianluca Gualco
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