Scariche atmosferiche e rischio fulminazioni: come proteggersi?
Un sistema di protezione contro le fulminazioni nasce con lo scopo di intercettare la scarica, convogliarla lungo l'edificio e trasmetterla al suolo in piena sicurezza.
Esistono però diversi impedimenti, strutturali o di contesto, che spesso rendono complessa le gestione del rischio di fulminazione, vediamone alcuni.
La distanza a “s"
Mantenere la distanza di sicurezza “s” (sezione 6.3 della norma IEC 62305-3 (EN62305-3) è fondamentale al fine di evitare pericolose scariche elettriche, che si potrebbero generare tra le parti esterne del sistema di protezione contro i fulmini e le parti conduttrici all'interno della struttura (apparecchiature elettriche ed elettroniche, tubi, condotti di ventilazione, ecc.).
Tuttavia, risulta spesso impossibile sia nelle strutture nuove che, soprattutto, in quelle esistenti.
Motivi estetici, strutturali, la presenza di sistemi di tubazioni metalliche, pipe rack e/o passerelle porta-cavi, in ingresso e in uscita dal volume della struttura (spesso su più livelli e non soltanto in copertura), rendono difficile scaricare a terra la corrente di fulmine, mantenendo una sufficiente distanza di sicurezza e garantire al contempo la qualità estetica dell'edificio.
Rischio esplosione (Ex)
Un ulteriore impedimento allo sviluppo ottimale del sistema di protezione si ha in presenza di zone classificate a rischio esplosione (Ex), dove le scariche incontrollate, derivanti dal fatto che la distanza di sicurezza non viene mantenuta, o causate del surriscaldamento dei percorsi di scarica, non sono accettabili né ammesse.
Qual è la soluzione?
I conduttori HVI (High Voltage Insulation, isolamento ad alta tensione) rappresentano la soluzione ideale per soddisfare le sempre crescenti esigenze dell'ambiente di installazione.
L'isolamento elettrico del sistema di protezione dalle parti conduttrici della struttura dell'edificio e l'isolamento rispetto alle linee elettriche e/o di segnale entranti nell'edificio, impediscono le scariche elettriche e quindi prevengono la formazione di pericolose scintille, fonti di innesco nelle atmosfere potenzialmente esplosive.
La conduttura HVI consente di mantenere la distanza di sicurezza e previene il surriscaldamento non ammissibile dei percorsi di scarica (fenomeno del punto caldo). In una calata isolata e resistente all'alta tensione, la corrente di fulmine viene trasportata direttamente al sistema di dispersione, senza causare scariche elettriche.
Inoltre, se si rispettano le istruzioni di installazione per la posa delle condutture HVI nelle zone Ex 1 e 2 oppure 21 e 22, si previene la scarica (arco elettrico) quando la corrente di fulmine passa attraverso il conduttore HVI.
La conduttura HVI, quindi, può essere installata direttamente accanto alle parti metalliche della struttura dell'edificio o agli impianti elettrici/elettronici.
Infine, economicamente, l’adozione di questa soluzione strutturale comporta sicuramente una maggiorazione dei costi di realizzazione dei tratti di conduttura isolata, ma anche un risparmio importante in termini di lunghezza dei tratti di conduttura da installare.
di Igor Cavallero
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